Un tempo, quando avevo oltre 40 anni meno, mi ero fatto alcuni amici e amiche grazie a una vacanza “diversa”, amici coi quali mi sono risentito negli anni successivi, poi tante cose succedono, ci si perde di vista, principalmente, abitando in città diverse…. Dopo una ventina d’anni mi viene in mente, sotto natale, di ricercare qualcuna di queste persone…. di una non sono riuscito a ritrovare traccia, due si sono sposati tra loro, un’altra non abita più nella stessa casa, si è sposata e riesco, comunque, a farmi dare il numero di telefono dalla sua mamma, che conoscevo.
Con queste persone avevamo passato tanto tempo insieme, ci eravamo raccontati e sostenuti, avevamo riso, pianto e ci eravamo sfogati, quando del caso. Erano amici, amiche.
Di uno, quello che si è sposato, ho avuto notizie tramite sua moglie. Sua moglie è facilmente rintracciabile, è medico, e per di piu’ impegnatissima nel mondo del volontariato. Basta scrivere il suo nome in un motore di ricerca e la si trova subito. L’altra ….anche lei ha fatto carriera, come si direbbe, e anche in questo caso si possono trovare sue notizie in rete. Di quest’ultima, appunto, riesco a farmi dare il tel dalla mamma, che si ricordava di me, dato che avevo spesso frequentato la loro casa fiorentina. La chiameremo Carla. Dunque, telefono.
“Salve, sono Brandy, parlo con la Carla?”
“Si sono la Carla ma chi parla?”
“Brandy, ti ricordi, 1971-73….eravamo amici…con la Silvia e Antonio, che ho sentito si sono sposati….”
“Ah, si, mi ricordo. Cosa volevi?”
“E’ tanto che non ci sentiamo e …nulla volevo salutarti e approfittarne per farti gli auguri di Natale”
“Ah, ok, Tanti auguri anche a te. Buona giornata”
“Ciao Carla….”
Telefonata numero due, Silvia, medico, impegnato in politica.
“Ciao Silvia Sono Brandy”
“Oh, Brandy ciao come stai?”
“Tutto bene, grazie. Lavoro in fonderia…. finirà, prima o poi..Te come te la passi?”
“Brandy è tutta una corsa, la professione, il volontariato, la politica, io voto da un’altra parte rispetto a te, seguo molto l’on Tizio del partito Caio”
“O Silvia, ma anche io sono iscritto al partito Caio…perché dovrei essere “invece” rispetto a te? Sono vent’anni che non ci vediamo e sei riuscita a mettermi un’etichetta? Comunque nulla, eh, telefonavo giusto per salutare e farti gli auguri di buon natale”
“Ah, si sissi’… ma come stai? Hai bisogno di qualcosa? Stai bene?”
“Silvia, sto bene, te l’ho detto, “
“Ma guarda, puoi dirmi tranquillamente, eh, non ti preoccupare, se posso fare qualcosa….”
“Silvia, eravamo amici tempo fa e mi pareva carino …salutarti e farti gli auguri. Tutto qui. Buon natale, ciao, e salutami Antonio”
“ma se posso fare qualcosa….”
“click”
Gli amici non sono una app di facebook. Non si spengono e si accendono secondo i bisogni… e che tristezza, davvero, che si pensi sempre al lato utilitaristico del rapporto con gli altri. Io sono il dottore e ti curo, Io sono il meccanico e ti riparo. Io sono il bicchiere d’acqua e ti disseto, sono la stampella che ti aiuta a camminare. Certo, serve anche questo. Occorre imparare a chiedere aiuto e essere disponibili a darlo… ma la pace di poter chiacchierare di come si passa il tempo, e trovare anche il tempo per dire che siamo felici di sentirci…. non perdiamo questo, per favore. Altrimenti, almeno per quanto mi riguarda, preferisco camminare con una gamba in meno, patire la sete, essere ammalato. E credetemi, lo dico sul serio.
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