Ne è passato, vero? Dall’ultimo articolo un bel po’ di tempo, si. Ovviamente il mondo ha continuato a funzionare, ad andare avanti, il sole, la luna, le stelle hanno fatto i loro percorsi, la pioggia (ma poca) è caduta, chi è andato in vacanza è tornato abbronzato, and so on….
La vita è continuata, continua la scuola gospel (Prato Gospel School )va avanti col lavoro, un po’ meno concerti, un po’ più lavoro nel nostro seminterrato…. E’ sempre bello, però, col sudore che scende, scoprire che c’erano altre cose nel brano che stavamo cantando, che un ulteriore piccolo sforzo può’ produrre risultati davvero inattesi, ma soprattutto che abbiamo ancora voglia di mettere il nostro cuore in ciò che facciamo, ognuno con le proprie motivazioni, ma tutti con lo stesso obiettivo, che non è semplicemente cantare canzoni, ma portare …cosa? Speranza? Amicizia? Allegria? Fiducia? Fede? Qualcosa di tutto questo, sicuramente, e poi chissà. Per chi ha fede rimane il fatto, poi, che le strade di Dio si aprono spesso in maniera inesplicabile, e certo non tocca alla Prato Gospel School (sempre diretta, come ben sapete, da Leandro Morganti , il nostro Coach) spiegare come questo possa accadere….
Comunque… per quanto mi riguarda, scendendo nel pratico, ora sono in pensione. Giusto in tempo, eh, che un problema di salute mi ha fatto capire quanto siamo fragili (non credo di esserlo solo io) e quanto poco ci vuole a perdere la propria autonomia. Nel giro di due settimane mi sono ritrovato a non riuscire quasi a camminare, a non sapermi alzare da una poltrona, a non riuscire ad aprire una bottiglia di latte, o versarmi un bicchiere d’acqua…. Brutta esperienza davvero, e c’è voluto un po’ di tempo a ritrovare il bandolo della matassa, e trovare la cura….
Comunque, l’estate l’ho passata bastanza bene, 40 giorni filati a Flat Mountain sono volati in un attimo….oh, insomma, via, un attimo e mezzo, almeno… mi mancava la scuola gospel….
Una piacevole parentesi c’è stata quando con Samu
(mitico Samu) siamo andati a far foto dalle parti di Fossato,
pensando in particolare al posto dove è stata scattata la foto di testata di questo blog, di cui ho parlato varie volte, luogo al quale sono affezionato tantissimo, per me denso di ricordi….
…comunque, ve lo ricordate quel posto lì, vero?
eh, gia’, il mio posto del cuore, il posto dei ricordi, il posto dove vado con i miei amici quando cerco di farmi conoscere da loro, quando cerco di spiegarmi, e devo dire che sinora, a quanto pare ha fatto il suo dovere…..ma…. una cosa alla quale non avrei mai pensato, l’impossibile che ti ferisce dentro, peggio che se il bosco fosse stato tagliato, che questo rientra tra le possibilità del rapporto dell’uomo col bosco….
..invece, …invece….. hanno fatto un parco avventura, come se la bosco mancasse qualcosa, come se qualche corda, qualche carrucola, un chiostrino dei panini, potesse sostituire il bosco, nella sua bellezza, nel suo mistero….
Il parco avventura, quello vero, è la nostra vita di tutti i giorni, alla quale non manca nulla per essere avventurosa, dove si cade – si cade davvero – e ci si rialza con le proprie forze o con l’aiuto della famiglia, degli amici. Non un posto sterilizzato, per quanto dentro ad un bosco, dove, alla fine, non puo’ capitarti nulla, ma un posto dove sei tu responsabile delle tue azioni, dove ogni giorno è nuovo, anche se non devi pagare un biglietto d’ingresso, dove tutto è dono, la gioia e il dolore dormono vicini e tu puoi riconoscerli non dal prezzo sul listino, tra un panino alla mortadella e una gassosa, ma dai segni che lasciano dentro di te.
No, la vita non è, non sarà mai un Parco Avventura. Per fortuna.
O Dio mio, io non sapevo nulla!
Domani ti chiamo. Ti abbraccio forte forte.
Oh, dai, nulla di che, acciacchi da vecchi. Una forma violenta di artrite, tutto li, comunque grazie!!!!! Un abbraccio anche a te!