BE THROUGH (non è il colore del vetro quello che conta)

…un famoso artigiano viene incaricato di creare una preziosa vetrata per la chiesa piu’ importante della città….e lui si mette al lavoro,  prepara tavole, schizzi, disegni, allegorie, immagina storie, ma quando comincia a mettere il primo vetro non è soddisfatto.

E’ stato fuori e ha visto il sole splendere sulle case e sui prati e il suo calore gli ha allargato il cuore ma la sua vetrata non gli trasmette il sole.Prova allora lui stesso a disegnare il sole sulla vetrata ma ciò’ che si vede da dentro alla chiesa è solo un disco piu’ o meno giallo. Il povero artigiano ha già fatto mille prove diverse, fuori dalla chiesa, in un angolo, ci sono tutti i vetri che ha scartato. Rischia davvero di andare fuori con le spese, e sa che ci dovrà rimettere di tasca, se dovesse succedere. Decide allora di fare le sue prove col vetro dipinto, in modo da poterlo pulire quando il risultato non è quello desiderato. Ridisegna sul vetro il sole giallo, il cielo azzurro, i prati, le case, i bambini, ma non ottiene un risultato migliore. 

Stanco e sfiduciato s mette a pulire il vetro, pensando di riprendere il lavoro il giorno dopo con nuovi colori, nuove idee, nuova fortuna. Sta pulendo il vetro, quando, improvviso, un raggio di sole lo attraversa, ed accende la chiesa di una luce incredibile.  Il povero artigiano, meravigliato, prova a pulire tutto il vetro, e vede che il sole, quello vero, sta entrando dentro, sta scacciando il buio, sta cancellando la tristezza, e ora è tutto chiaro, tutto vero. Il sole, padrone anche delle finestre, dei vetri, il sole, che entra e ridisegna tutto, rimodella tutto….

————————–

Bah, piano piano uscirà anche questo post…. che in effetti da tanto ci penso, e da tanto si parla di questo col Coach (che…. non ripeto), ma….. ma….. ieri sera prima lezione dell’anno, e sembra davvero che voglia dire “anno nuovo, vita nuova” …..o chissà….

C’è una foto, nel post immediatamente prima di questo, che ha acceso la discussione. Come al solito il percorso è un po’ complicato, si parte dal considerare un’immagine che è reale, e la si fa diventare metafora di qualcosa che “forse”  è nascosta dietro…..

La foto è quella alla fine dell’articolo precedente, quella dell’abside della Pieve di Romena, tre trifore disposte a semicerchio, e la luce che le attraversa….   ….e quello che mi venne in mente, allora, è che poteva essere una immagine del coro, della scuola… tre sezioni, un semicerchio, e la luce che filtra, messaggio di ciò che è fuori, di ciò che è il sole, di ciò  che è il messaggio che cerchiamo di trasmettere….

….La finestra, alla fine, non conta. Non conta nemmeno ciò che tu vorresti mostrare attraverso di essa. Conta solo la Verità, quella che sta fuori e ti chiede di lasciarla passare, perché tutti la vedano.


Pubblicità